parlare con il bambino

Continuano dopo un piccolo “stop” gli incontri sulla genitorialità e questa volta finalmente ci siamo Allenati nel vero senso della parola!

Dopo alcune lezioni teoriche che ci hanno fatto capire che genitori siamo e da che genitori proveniamo, abbiamo finalmente affrontato il tanto atteso allenamento.

Poche frasi e un piccolo esperimento pratico sono stati illuminanti e utilissimi nel successivo rapporto che ho avuto con mia figlia.

Come le altre volte voglio proporvi tutto ciò che ci hanno mostrato al corso così da coinvolgere più persone possibili e far conoscere questo strumento a tutti coloro che sono interessati e che credono che diventare genitori è sì un meccanismo naturale ma si può sempre migliorare!

Prima informazione è stata un piccolo riassunto sul concetto di ALLENATORE EMOTIVO:

Sono cinque punti:

  • Essere consapevoli delle emozioni del figlio specialmente quelle negative come collera e tristezza (non che le emozioni positive siano meno importanti ma sono più facili da accogliere)
  • Riconoscere nell’emozione un opportunità di intimità
  • Ascoltare con empatia e convalidare i sentimenti del bambino
  • Aiutare il bambino a trovare le parole per definire le emozioni che prova
  • Porre dei limiti mentre si aiuta il bambino a risolvere il problema

Ora come secondo spunto la spiegazione del concetto di empatia: “capacità di mettersi nei panni dell’altro proprio come se fosse esso stesso”

Attraverso questa esperienza la persona vede con maggiore chiarezza le proprie problematiche ed entra in un processo di consapevolezza interrompendo il fastidioso “chiacchiericcio” interno.

Occorre quindi attuare un processo di RIFORMULAZIONE del contenuto che il bambino ci ha fornito riguardo le sue emozioni, per far questo posso usare delle frasi tipo “mi stai dicendo che….” ripetendo il concetto per fare all’altro da specchio.

Quindi diciamo che il “segreto” nell’approccio verso le emozioni di un bambino (ma anche dell’adulto, ovviamente) è quello di:

RIFORMULZIONE

contenuto cognitivo

  • le cose dette
  • i fatti
  • la descrizione

posso usare una frase del tipo “mi stai dicendo che…”
ed è adatta a bambini non troppo piccoli perchè si parla di azioni concrete

Più adatta al bambino piccolo è la seconda possibilità quella del:

RISPECCHIAMENTO

contenuto emotivo

  • i sentimenti
  • espressioni del corpo (voce, viso, postura)

Possiamo usare in questo caso espressioni del tipo “immagino che devi sentirti proprio…”

Vi faccio due esempi:

  1. Se nostra figlia viene a casa piangendo raccontandoci che un suo amico le ha rotto il suo gioco preferito potremmo dirle “Mi stai dicendo che il tuo amico ha rotto la tua bambolina in mille pezzi e ora tu sei tanto triste” nel caso (sia possibile) possiamo provare ad aggiustarla. Come si può notare qui compare un azione.
  2. Nel secondo caso invece un la bambina è molto piccola e noi avremmo un approccio più sulle emozioni “Immagino tu debba sentirti molto triste a non avere più la tua bambolina”

In entrambe i casi c’è la COMPRENSIONE EMOTIVA proprio quella a cui miravamo e con questa saremo dei genitori allenatori!

PS: il corso “genitori insieme” si ripeterà altre due volte e quindi si stanno prendendo le adesioni per il prossimo turno di incontri per prenotarsi chiamare Patrizia al 347 64 88 340

9 comments

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  1. vanesa

    bella bella questa esperienza…..vediamo cosa ci aspetta venerdì! certo che con i bambini piccoli come le nostre che non parlano nemmeno è d’avvero difficile ma penso che sarà utilissimo per il futuro, perché imparando da subito “forse” quando saranno più grandine anche se non esprimono le loro emozioni dopo anni di allenamento noi potremmo capire più facilmente….. speriamo!! Io sono fiduciosa! 😉

  2. ChiaraT

    Grazie…. questi incontri devono essere molto interessanti….

  3. manuela

    anch io ti ringrazio per questa condivisione!!

  4. leucosia

    mi piacerebbe davvero poter parteciparvi ma la distanza è purtroppo un problemino per me! magari se ci sono iniziative e/o incontri di questo genere a napoli e provincia, me li indichi per favore? grazie anticipatamente!

    1. silvia

      molto volentieri!

  5. Daniela

    ciao Silvia…ormai sei diventata una droga con questo blog! volevo farti una domanda…cosa pensi dei pannolini lavabili per bambini? hai mai provato? hai avuto esperienze negative?

    1. silvia

      Fiera di essere una buona “droga” :-)! Per quanto riguarda i pannolini lavabili, li ho provati e usati per Annalisa dal 4 mese, prima di questo periodo la cacchina liquida e frequente mi ha fatto desistere dall’impresa…non so che dirti sono certamente una buonissima cosa per l’ambiente, ogni volta che butto un pannolino usa e getta mi piange il cuore, devo darti però un consiglio, se devi comprarli prendi quelli che hanno la taglia e non quelli one-size che si regolano con i bottoncini, avendo la stoffa ripiegata sono troppo ingombranti e scomodi.

  6. Francesca Romana

    Ciao Silvia e’ la prima volta che vedo il tuo sito mi piace molto, sono una mamma di 2 gemellini di 21 mesi mi piacerebbe partecipare a queste lezioni sull’essere genitori mi puoi dare delle informazioni anche su eventi futuri. Grazie un saluto

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