stimoli bambini

Voi pensate che un animale di legno sia una cosa semplice, ma non è così.

Hilda DoolittleA seguito di un discorso tra amici facevo una considerazione: ma è proprio giusto sottoporre i nostri bambini ad una sorta di apprendimento veloce? Bhè io la risposta ce l’ho già molto chiara ma comunque ci ho riflettuto.

Il punto è che secondo me un bambino piccolo (parlo dell’età prescolare) dovrebbe fare esperienza senza un preciso scopo di apprendimento. Negli anni precedenti alla scuola il bambino impara a camminare, a parlare, a pensare, e a dire “io” a se stesso…e questo non basta? Il bambino dovrebbe come dice la pedagogia Steineriana avere buoni esempi da imitare ma attenzione che i bambini non imitano solo i gesti ma anche e soprattutto i sentimenti! Proprio per questa delicatezza nei primi anni di vita di un essere umano bisognerebbe proteggerlo da stimoli troppo intellettuali immergendolo in un mondo buono, ricco di fantasia, immagini, ma soprattutto gioco e meraviglia.

stimoli bambini

Gli stimoli possono far anche bene perchè fanno funzionare il cervello ma creano anche molta confusione “Ciò che è più rischioso che ci si adatti ad un affollamento mentale che può ridurre in modo notevole la capacità di riflessione. Infatti, ad una sollecitazione si è pronti a rispondere, ma la risposta, proprio perché immediata, è impulsiva rischiando di divenire sempre più influenzata dai messaggi derivati dai media perdendo originalità e creatività. Sono queste, l’originalità e la creatività, due importanti componenti della crescita dei bambini: più l’affollamento mentale è precoce e più si rischia di ridurre queste potenzialità così importanti per lo sviluppo.” Dottor Federico Vigevano, responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

In casa mia come già dissi in passato non ci sono giochi interattivi, luci, colori e suoni li facciamo noi “manualmente” e non  semplicemente spingendo un bottone. Tempo fa lessi un libro molto bello sull’argomento che consiglio a tutti Genitori Slow di Carl Honorè nel quale si parla appunto del modo di educare i bambini nei giorni nostri, dei genitori sotto pressione che partendo dal legittimo desiderio che i figli ricevano stimoli, coltivino i propri talenti  e colgano tutte le opportuità a volte finiscono per esagerare, in un punto il libro recitava: Perchè tutto questo sforzo per bambini così piccoli? Perchè tutta questa fatica? La prima spiegazione è che viviamo in una cultura dell’impazienza e della competività sfrenata(…). Se un bambino arriva a quattro anni a leggere “il gatto con cappello” di Dr Seuss, che cosa potrà mai leggere quando ne compirà dieci? O trentacinque?(…) Davvero stare seduto a una scrivania è la cosa più naturale per un bambino di tre anni?

Lascio a voi la riflessione.

11 comments

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  1. Grilloperlatesta

    Sono d’accordo con te, per questo sono molto combattuta se mandare o no mio figlio all’asilo…dovrebbe passare molto tempo seduto ad un banco (soprattutto d’inverno quando non possono uscire in giardino) in una stanzetta troppo piccola per i 25 bambini previsti…e lui è abituato a muoversi liberamente (come mi smebra giusto!)
    Io non vorrei mandarlo ma ho paura anche di isolarlo dagli altri bambini, dovrei riuscire a creargli occasioni di gioco con altri amichetti, ma non sempre è facile visto che vanno tutti all’asilo…e fino alle 16 minimo!

    1. silvia

      Si infatti è una domanda che mi faccio anche io, mi piacerebbe un tipo di asilo diverso dove l’apprendimento fosse più delicato e adatto all’età dei bambini…vabbè ma che te lo dico a fare a te…so che siamo sulla stessa lunghezza d’onda!

  2. teresa

    bravo…………..bravo ….!dottore èproprio un genio…..!insommmmma scrive e mi piacciono anche TANTO I DISCORSI CHE LEI FA ABITUALMENTE……..!

  3. teresa

    io prima mi riferivo cari colleghi del sito anche se non ho messo il nome al dott. Vigevano…..che è veramente il migliore dei dottori che si possa avere ……ps hai capito anche tu silvia e ti ringrazio della domanda!

  4. teresa

    Carisssimo,dott.-mi puo’ far sapere che cosa ne pensa …….di quello che io le ho inviato! Grazie ……..Teresa iaderosa……

  5. silvia

    Teresa, come ti ho già detto non capisco a chi ti riferisci, io sono l’unica amministratrice ed autrice di questo blog. Non c’è nessun dottore che partecipa a questo piccolo spazio personale che mi sono creata per avere uno specchio della mia vita impresso sul web.

    1. silvia

      Forse ti confondi credendo che il dottor Vigevano che ho citato avesse scritto lui l’articolo…ma no! é solo una citazione che ho trovato su un opuscolo tempo fa, non ricordo neanche dove!

  6. teresa

    mi riferivo cioè a quello dell’ articolo sull’asilo e figli…..

  7. teresa

    grazie ….mille silvia per averlo detto.

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