I disegni dei nostri bambini rivelano un sacco di cose riguardo al loro carattere, temperamento ma soprattutto ci indicano i loro bisogni in modo chiaro.
Giorni fa leggevo con piacere un post che parlava di questo argomento sul blog “mamma giochiamo?” e ho provato ad analizzare i disegni di Annalisa per vedere che cose ne usciva fuori e ne sono risultate un sacco di informazioni.
Ho notato che in quasi tutti i disegni che ho analizzato, Annalisa inizia a disegnare dal centro leggermente in basso e secondo le interpretazioni che ne da “mamma giochiamo?” che sono poi estrapolate dal libro “scarabbocchiamo insieme” di Evi Crotti, la parte centrale indica egocentrismo, cioè la felicità di essere al centro di attenzione dei grandi mentre la parte leggermente bassa può significare le radici, la stabilità e il bimbo in questione ha bisogno di sicurezza e serenità dalla famiglia.
Ho notato che il suo modo di disegnare anche se con tratto deciso è abbastanza lento e questo è visto come tipico di in bambino pigro, che non si lascia coinvolgere facilmente dagli altri e perciò indica il bisogno di calma e di un ambiente rilassato.
Nel disegnare di solito occupa tutto il foglio ma disegna sempre piccoli gruppetti di colori e poi fa un tratto più amplio e quindi questo aspetto comprende entrambe le definizioni, è estroversa gioiosa e socievole ma probabilmente a volte mostra anche la sua parte più timida e introversa e devo dire che è proprio vero!
La pressione è decisa ma io rivedo annalisa nella definizione della pressione leggera, non so se questo mi da delle informazioni in più o è semplicemente l’attimo in cui ha disegnato che si sentiva più attiva, La pressione del tratto rappresenta l’energia vitale. la pressione forte è tipica del bimbo con molta carica vitale e sicuro, sempre in movimento. Per lui è importante poter dare sfogo a questa energia, altrimenti diventa aggressivo con oggetti e compagni.
La pressione leggera invece è tipica del bimbo sensibile, a volte timido, molto attento alla realtà che lo circonda. Per lui è importante avere poche sollecitazioni per volta, privilegiando l’immaginazione ad impegni sportivi o comunque pesanti.
Insomma la raccomandazione che do io ma che da anche il libro è quella di permettere al bambino di disegnare in ogni momento ne abbia voglia e quindi mettergli colori e fogli sempre a disposizione in modo che possa prenderli da solo e disegnando mostrarci i suoi bisogni e le sue attitudini.
In questo momento a casa nostra vanno per la maggiore i fiori, Annalisa ha un amore innato per i papaveri e ne disegna continuamente e devo dire che ha imparato proprio bene guardate qua…
Bellissimo questo argomento, molto ben trattato Silvia…grazie per averci coinvolte… dalla foto ho notato che dai ad Annalisa dei colori “in legno” OTTIMA SCELTA!! il calore del legno è importantissimo in un’attività in cui la bimba è chiamata ad esprimere tutte le sue sensazioni… però se posso darti un piccolo e umile consiglio: taglia la parte superiore… quei colori sono troppo grandi per Annalisa… c’è poca proporzione tra la sua manina e l’altezza del colore e questo crea sicuramente un piccolo ostacolo in lei… il tratto e la pressione utilizzata con un colore “a misura di Annalisa” molto probabilmente varierà…
Fai una prova: compra un matitone alto due volte un colore tradizionale (quando eravamo piccole si trovavano ovunque ora nn sò) o cmq basterà sovrapporre 2 colori e unirli con un pò di scotch… poi prova a scrivere il tuo nome o a fare un disegno… vedrai che la difficoltà trovata cambierà il tuo modo di esprimere l’arte della scrittura… scusa se mi sono permessa…è solo un piccolo consiglio… un abbraccio … e come sempre… complimenti perchè sei una mamma attentissima!!
Non ti devi scusare, figurati, mi fanno sempre molto piacere i tuoi commenti perchè mi fanno riflettere, infatti pensandoci bene hai assolutamente ragione, il colore un pò più piccolo sarebbe più adatto alle sue manine…
bello questo articolo! Gaia negli ultimi giorni passa ore nel suo tavolino a “scarabocchiare” mentre mamma vicino a lei fa i lavoretti domestici! ma effettivamente non ho mai cercato d’interpretare quello che fa, quindi da oggi la osserverò di più sia per la curiosità di capire un po’ di più la sua personalità che per poter interpretare in quel momento il suo stato d’animo, magari anche il suo bisogno infatti ho letto tante volte che quello che noi sentiamo oppure i nostri bisogni vengono fuori anche da un disegno che poi dovrà essere interpretato…… consigli preziosissimi come sempre, brava! 😉