L’albero è stato fatto ma il presepe?
L’atmosfera del Natale è magica, amo questo periodo dell’anno e amo l’attesa. Ieri come tradizione vuole a casa mia si è addobbato l’albero di Natale, abbiamo preso l’albero da Ikea perchè ritengo molto carina l’iniziativa che ogni anno Ikea porta avanti riguardo a questo argomento. Compri l’albero lo utilizzi e poi lo riporti al negozio con lo scontrino e loro donano automaticamente 3 euro al WWF, ti danno un buono da spendere nel negozio Ikea e se vuoi(e perchè no) puoi donare ulteriori 3 euro per la tutela dell’orso Marsicano. Io sto sempre molto attenta a questioni di ecologia e sostenibilità e anni fa mi sono trovata davanti al quesito, albero vero o albero finto? Ragiona, ragiona sono arrivata alla conclusione che è meglio fare l’albero vero anche se poi si seccherà è sempre meglio di quell’ ammasso di plastica dell’albero finto che alla fine dopo qualche anno non ci piace più perchè anche quello sembra essersi spennacchiato e rinseccolito e allora al secchio!!! No l’albero vero secondo me è decisamente meglio e poi vuoi mettere l’odore di resina che rilascia in casa.
A pensare che questa dell’albero addobbato è una tradizione che nasce ben prima del “natale di Gesù Cristo” lo si ritrova infatti anche nelle tradizioni di molti molti secoli fa è il simbolo del rinnovarsi della vita e non a caso è un sempreverde. La festa del Natale Cristiano si sovrappone al giorno dedicato alla nascita del Sole, nei giorni del solstizio d’inverno dove le giornate iniziano piano piano ad allungarsi. Anche le luci e lucette che in questo periodo troviamo ovunque, hanno le loro radici lontane lontane, nell’usanza del “ceppo natalizio” che doveva bruciare nelle case per 12 giorni consecutivi, si utilizzava il legno di quercia perchè era conìsiderato un legno propiziatorio e da come bruciava si persagiva com’era l’anno venturo.
Il persepe invece? Dopo essere stata a Napoli mi è venuta voglia di iniziare anche a casa mia questa bella tradizione. Si perchè nella mia infanzia il presepe era una casetta con la natività da prendere e mettere al ripiano sotto la televisione per poi dimenticarsi della sua esistenza fino a mezzanotte del 24 Dicembre dove sbrigativamente io e mio fratello mettevamo il “bambinello” al suo posto e ce ne dimenticavamo dinuovo. Oggi non essendo credente mi sembra un pò una finzione allestire tutto il paesaggio che fa da cornice alla natività ma devo ammettere che per un bambino deve essere molto bello creare questo ricco paesaggio dove la creatività può sbizzarrirsi e in fondo è molto simile ai giochi che Steiner consiglia di far fare ai bambini dove si utilizzano materiali naturali e dove i personaggi possono arricchirsi di storie e avventure fantastiche! Il prossimo anno provvederemo!
E’ proprio così circa l’albero.
Ti invito nel mio blog, dove ho scritto 2 articoli sull’argomento “albero eco”.
Buon Natale!
Rossella