Lunedì e martedi siamo andati a Napoli, io dico in “gita” ma in realtà ho sostenuto la prima prova del tanto odiato esame di stato. In questo periodo come si sa Napoli è in piena emergenza rifiuti e devo dire che quello che fa vedere la televisione non è affatto un esagerazione, i cassonetti sono pieni all’invertosimile e tutt’intorno una distesa di buste arriva fin sulla strada.
Sentendo i commenti della gente mi è sembrato di percepire un sentimento di resa, al ristorante due ragazzi commentando un servizio dove gli abitanti di Terzigno dicevano per l’ennesima volta “no” alla nuova discarica dicevano, “vabbè ma la differenziata non la fanno e non vogliono la discarica”. Mannaggia ma come si fa? Non so a che punto sta la differenziata da quelle parti ma da quello che ho visto i cassonetti dell’organico stavano fuori ad ogni porta ma anche loro erano belli pieni e poi noi siamo stati a Napoli città, magari appena fuori anche sulla defferenziata regna il caos…questo non posso saperlo. Io comunque volevo solo ragionare su alcune piccole scelte che si possono fare in casa per inquinare un pò di meno soprattutto pensando al nostro fututo e a quello dei nostri tanto amati figli.
Tanto per cominciare magari può sembrare una sciocchezza ma il fatto che molte persone chiamano i piatti di plastica “piatti di carta” vi sembra normale? A me no, è un modo di dire sbagliato che forse ci fa sentire meno colpevoli, io sono un pò esagerata ma quando qualcuno mi chede un piatto di carta se ce l’ho glielo do altrimenti se ho solo piatti di plastica dico “no mi dispiace non ce l’ho, se vuoi ti do un piatto di plastica” lo faccio non per essere maleducata ma per far ragionare per quel poco che si può la persona che ho davanti. Io non uso piatti di plastica come nemmeno bicchieri forchette o coltelli e mi piange il cuore quando in alcuni casi come nelle feste non posso farne a meno, preferisco comunque lavare i piatti ovviamente con sapone biodegradabile della coop (che tra l’altro costa meno del sapone per piatti di marca).
Le bottiglie che di solito nelle case sono i rifiuti di plastica più presenti noi non le usiamo ma ci facciamo portare per qualche euro di più l’acqua in vetro col vuoto a rendere(infatti nella foto non avevo una bottiglia di plastica da mettere). Per quanto riguarda i tovaglioli invece devo dire che anche io uso quelli di carta usa e getta, ma onestamente mi sembra il male minore. Qui nella mia zona la raccolta differenziata sta ancora in alto mare ma io nel mio piccolo cerco di rispettare, tutti gli imballaggi vanno nella differenziata anche se al cassonetto si vede di tutto! RIBADISCO SOLO GLI IMBALLAGGI SI RICICLANO!(almeno qui da noi!) Ora volevo concludere con un pensiero che io ho sempre nella testa quando penso ai rifiuti, ma vi rendete conto che 50 anni fa non si producevano rifiuti? l’umido andava a fare da concime, gli imballaggi non esistevano e la plastica di certo non si buttava ma si riutilizzava…se in 50 anni abbiamo prodotto una marea di rifiuti tale da creare migliaia di discariche in tutto il nostro Bel Paese ma come sarà il futuro?